“Rubare” il mestiere
È, questa, una delle espressioni che più frequentemente capita di ascoltare nelle interviste alle maestranze: la formazione professionale di natura scolastica va necessariamente seguita dall’esperienza in cantiere, dove l’apprendista ha la possibilità di osservare e carpire da lavoratori esperti le tecniche del mestiere. Il termine “rubare” segnala, in questa attività di osservazione e imitazione, una certa resistenza, da parte di chi detiene il sapere di mestiere, a disseminare le conoscenze, frutto di una vita di esperienze sul campo, prove, successi ed errori, affinamento di tecniche, e, più in generale, interiorizzazione delle stesse. Ma accade anche che in cantiere si manifesti la tendenza opposta, cioè prodigarsi affinchè i più giovani riescano ad apprendere correttamente e velocemente tecniche e modalità di esecuzione, anche superando la barriera della lingua.
A portata di mano.
Volti, luoghi, storie del mestiere.
Realizzato da Nikam Immagine Video, Udine (2014), a cura di Paolo Comuzzi, Andrea Trangoni, Sabrina Tonutti. Il documentario si articola in una serie di video-interviste a lavoratori, imprenditori edili, insegnanti e Direttori di istituti aventi a che fare con l’edilizia friulana. Le tematiche più salienti affrontate sono: la trasmissione del sapere di mestiere ai giovani; come è cambiato il settore edile nel giro di mezzo secolo; l’emigrazione in edilizia; l’evoluzione tecnologica e normativa; storie personali di mestiere; storia delle fornaci; edilizia idraulica; la lavorazione della pietra; il mosaico; la prefabbricazione; tecniche e materiali in edilizia. Oltre alla video-interviste il documentario propone riprese video realizzate ad hoc e una ricca selezione di materiale filmico/fotografico d’archivio.