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«Le grandi attività originali della società umana sono tutte intessute di gioco in quanto creano un secondo mondo immaginato accanto a quello della natura»

(Johan Huizinga, Homo ludens).

 
 
Il gioco del costruire ... in allestimento

A cura della Classe IV B, ISIS C. Percoto - Liceo Economico Sociale -Udine.

Il gioco: un bisogno primario

Il gioco è un’esigenza radicata nelle caratteristiche esistenziali, psicologiche, affettive dell’età evolutiva. Esprime la capacità creatrice, la fantasia e l’immaginazione dell’essere umano. Manifesta l’intraprendenza, lo spirito di iniziativa e di innovazione. Attraverso il gioco i bambini apprendono come stare al mondo, e come plasmare e modificare il mondo stesso.

Costruire per gioco

I giochi di costruzione aiutano i bambini a sviluppare le capacità motorie e di coordinazione occhio-mano, le abilità spaziali, la creatività, il pensiero divergente, le competenze sociali e le competenze linguistiche. Nei giochi di costruzione i bambini sono attivi, inventano, intraprendono, colgono nessi, risolvono problemi, collaborano. Possono cimentarsi con istruzioni di montaggio complesse, oppure sperimentare liberamente composizioni nuove, utilizzare blocchi strutturati, perfino virtuali o plasmare sabbia, fango, sassi e materiali informi, integrando le proprie costruzioni in scenari di gioco di finzione.

Il fascino del costruire

Quando lavorano insieme su progetti di costruzione e di cooperazione, i bambini esercitano le abilità di relazione e di negoziazione, diventano socialmente competenti, abili nell’ambito linguistico e comunicativo. E’ l’intreccio fra tutte queste ricche componenti a determinare l’importanza e l’attrattiva del costruire per i bambini. Ed è per questo che i giochi di costruzione risultano da sempre così popolari in tutte le fasi dell’infanzia, e non solo, favorendo l’elaborazione di idee e progetti.


Giochi per costruire idee per costruire

I mattoncini LEGO (dal danese leg godt, “gioca bene”) sono nati in Danimarca nel 1947. Il Meccano (probabilmente dall’espressione inglese Make and Know) viene registrato ufficialmente in Inghilterra nel 1907. Tutti conoscono questi giochi di assemblaggio, che oggi vengono proposti in una gamma di modelli molto ampia e anche di grande complessità, fino a includere versioni digitali. Sono strumenti per la realizzazione dei progetti dei ragazzi, ma anche altro: negli anni Cinquanta, allorchè la ditta Ursella stava costruendo Lignano Pineta con l’architetto Marcello D’Olivo, il titolare Ermenegildo Ursella «ritiratosi da impegni operativi nell’azienda [...], acquistato un meccano, si dilettava a costruire dei piccoli modelli in legno» prefigurando, così, l’idea della casa prefabbricata, in cui poi la ditta si specializzò (Silvino Ursella, 1950-2010 Sessant’anni di prefabbricazione. La lunga strada percorsa per arrivare a costruire la casa finita in stabilimento).




La Cassa Edile ha prodotto per il Museo un Documentario sull’edilizia friulana dal titolo:

A portata di mano.
Volti, luoghi, storie del mestiere.

Realizzato da Nikam Immagine Video, Udine (2014), a cura di Paolo Comuzzi, Andrea Trangoni, Sabrina Tonutti. Il documentario si articola in una serie di video-interviste a lavoratori, imprenditori edili, insegnanti e Direttori di istituti aventi a che fare con l’edilizia friulana. Le tematiche più salienti affrontate sono: la trasmissione del sapere di mestiere ai giovani; come è cambiato il settore edile nel giro di mezzo secolo; l’emigrazione in edilizia; l’evoluzione tecnologica e normativa; storie personali di mestiere; storia delle fornaci; edilizia idraulica; la lavorazione della pietra; il mosaico; la prefabbricazione; tecniche e materiali in edilizia. Oltre alla video-interviste il documentario propone riprese video realizzate ad hoc e una ricca selezione di materiale filmico/fotografico d’archivio.


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