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album  Linea ferroviaria Udine-Buja-Majano
  Nel novembre 1914 viene approvato il progetto per la linea ferroviaria Udine-Buja-Majano, con espropri avviati nel gennaio 1915. La direzione delle Ferrovie affida l‘opera all‘ing. Galli. Si tratta di un‘opera intrapresa con il primario scopo di dare lavoro ai disoccupati (cfr. Ermacora, Matteo 2001: 27).

Nell’immagine qui sopra, lavori in corso per la costruzione del casello sulla linea ferroviaria Udine-Buja-Majano, 1921 (arch. O. Baracchini, foto Associazione El Tomât di Buja).

Le ferrovie
“Da ultimo poche parole intorno alla rete ferroviaria. Questa, non essendo altro che la trasformazione più moderna delle strade carreggiabili, è naturale che prime a subire detta trasformazione siano state le più importanti, cioè le più antiche, adattandosi alle mutate condizioni storiche, convergendo sopra Udine, subentrata ad Aquileia come centro massimo della regione. Così nacquero la Udine-Cormons-Gorizia nel 1860; la Udine-Canal del Ferro-Pontebba nel 1875; la Udine-Cividale nel 1888, quale primo tronco di una progettata, fortemente voluta e fortemente contrastata, che dovrebbe far capo a Canale nella valle dell’Isonzo collegandosi colla transalpina austriaca dei Tauri: riprendendo, sia pure con mutato itinerario, la concorrenza che la via del Pulfero già volle fare alla Gemona-Pontebba. Queste vie, insieme alla Gemona-Spilimbergo-Casarsa, in parte costrutta e in parte costruenda, servono o serviranno al grande commercio internazionale e di transito, mentre al commercio interno della regione, oltre le medesime, provvede anche una linea a scartamento ridotto (Udine-S. Daniele) tra l’anfiteatro morenico e il capoluogo della Provincia; e di una pedemontana, parallela alla carreggiabile sopradescritta, fu ventilato più volte il progetto, che certamente finirà con imporsi “
da:
Guida alla Prealpi Giulie di Olinto Marinelli, 1912 (p.244).
 



La Cassa Edile ha prodotto per il Museo un Documentario sull’edilizia friulana dal titolo:

A portata di mano.
Volti, luoghi, storie del mestiere.

Realizzato da Nikam Immagine Video, Udine (2014), a cura di Paolo Comuzzi, Andrea Trangoni, Sabrina Tonutti. Il documentario si articola in una serie di video-interviste a lavoratori, imprenditori edili, insegnanti e Direttori di istituti aventi a che fare con l’edilizia friulana. Le tematiche più salienti affrontate sono: la trasmissione del sapere di mestiere ai giovani; come è cambiato il settore edile nel giro di mezzo secolo; l’emigrazione in edilizia; l’evoluzione tecnologica e normativa; storie personali di mestiere; storia delle fornaci; edilizia idraulica; la lavorazione della pietra; il mosaico; la prefabbricazione; tecniche e materiali in edilizia. Oltre alla video-interviste il documentario propone riprese video realizzate ad hoc e una ricca selezione di materiale filmico/fotografico d’archivio.


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